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Nazionali AICS '25

2025-10-27 12:43

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Nazionali AICS '25

resoconto del Campionato nazionale AICS.l'articolo non è corto e non è molto digeribile... vedi tu se leggerlo

resoconto del Campionato nazionale AICS.

PS: l'articolo non è corto... vedi tu se leggerlo .

PROLOGO:
La nuova policy Rollershow è incline a dedicarsi ad attività piu rilassate ed amichevoli come il RollerGoal e le manifestazioni amatoriali come PPUG o Mezze-Maratone, e ne abbiamo tutti i nostri buoni motivi come ben spiegato in un articolo del nostro blog a questo link https://rollershow.it/blog-detail/post/244453/il-perch%C3%A9-della-marcialonga 

Ma... Le due nostre più grandi attuali campionesse che hanno resistito a qualsiasi tentazione di abbandono e che sempre sono rimaste fedeli alla "patria" nonostante tutto, avevano voglia di fare questa gara.

La Rollershow ha partecipato esclusivamente per fare la contentezza di Lisa Belloni e Martina Peri.

Visto che c'eravamo e già; i vecchi Giovanni & Max hanno pensato di pattinare anche loro, e a questo punto... portarsi dietro qualche allievo dei corsi a farsi le ossa e il battesimo di una gara freestyle.

E così abbiamo tirato dentro delle belle matricole: Efrem (che poi ha vinto il titolo di campione nazionale aexequo nel salto in lungo), Luna (che nei cuccioli ha fatto tabula rasa dando distacchi clamorosi), e poi Matilde, Charlize, Emily e Sofia.

Una piccola spedizione, senza pretesa alcuna, se non fare contente Martina e Lisa.

Non siamo più lo squadrone che si muove in massa e che fa incetta di medaglie, di un tempo.
 Sono cambiati i sentimenti e le intenzioni. 

Anche perché non serve a niente portare a casa 59 medaglie dagli Italian Roller Games, o portare 2/3 atleti ai WOLRD SAKTE GAMES, a niente, totalmente a niente.
Nella vita societaria in pratica resta tutto uguale: 

Se un comune ti nega un palazzetto, continuerà a farlo anche dopo che sei diventato la Juventus del pattinaggio... 

Se gli adolescenti crescendo perdono stimoli e mollano lo sport sul più bello che era il tempo di iniziare una carriera internazionale ed aspirare in alto, lo fanno comunque anche se hanno portato a casa 9 medaglie agli italiani federali.

Se un genitore è scontento della gestione societaria (e nella sua testa ne sà di più dei dirigenti); resterà scontento anche di fronte ai risultati.

Vincere medaglie non serve a niente!
Solletica solo l'ego. E non è detto che sia cosa buona.

QUESTO è IL PERCHé ABBIAMO PARTECIPATO.
E va in risposta al carissimo amico che telefonando ha detto: 
"ah avevi detto che basta gare, e invece sei tornato"

hahaha si è vero, sono tornato, ma…
 Non in una gara FISR, e li davvero passerà tanto tempo prima che si possa rientrare in quella organizzazione, la quale dovrebbe farsi l'esame di coscienza e chiedersi perché sempre più società se ne distaccano, e poi è stato fatto abbastanza controvoglia, ma per amore di due fedelissime campionesse; questo ed altro.

POI.. la sfiga ha voluto che proprio Lisa la promotrice di questo rientro, e che era così preparata da andare la con la chiara intenzione e possibilità di vincere (sostenendo in allenamento salti in lungo di tutta riverenza), proprio lei a pochi giorni dalla gara, cadesse dalla moto fratturandosi una gamba! 
Estremo sgomento di tutti, nell'andare alla gara proprio senza di lei, ed a lei che dedichiamo tutte le medaglie vinte da Rollershow, e la aspettiamo in pista piu forte che mai.

Venuta a mancare mezza motivazione principale per cui ci siamo iscritti, è stata una bella sberla, anche perché, le gare di freestyle sono sempre (chiunque le organizzi), piene di problemi e frustrazioni da sopportare con la pazienza del Buddha che non sempre è presente fra noi per consolarci.

Il ragionamento è che è proprio la disciplina in sé, oppure il movimento, ad essere incapace di orchestrare sinfonie accordate, e quindi ogni volta che vai a una di queste manifestazioni, lo devi sapere prima ancora di partire, che qualcosa andrà storto e toccherà respirare profondamente per non innervosirsi, anche perché è consuetudine di atleti e genitori, scaricare tutto il malcontento sul coach, il quale martire, è parafulmini di ogni arricciamento di naso.

Un'esempio fra tutti: prima di decidere se partecipare allo slalom volevamo sapere che tipo di percorso era stato previsto. 

Ci avevano inviato gli organizzatori un disegno di pista slalom che era davvero invitante con 18 porte alcune delle quali velocissime anche a 5 oppure 6mt. e comunque in media sui 4mt ed un fantastico pettine finale di 4 denti.

Al che abbiamo deciso di andare e proporre la cosa a più persone. E su quel percorso ci siamo allenati, obbligando a fare solo quella attività per tre settimane anche a quelli che alla gara non ci andavano. 

E poi allestire un percorso con una ventina di porte, con le piastre che pesano 20kg... e togli e metti... è stato un sacrificio. 

Per poi arrivare in loco e trovare una pista baby, con la metà dei pali, sviluppata in mezza pista piana con porte strettissime e angolatissime, un solo pettine invece di due posto in una posizione che a farlo bene era quasi peggio che farlo male... 
E noi "stupidi" ad allenarci su un percorso che nulla aveva a che vedere con quello che poi abbiamo trovato. 

PS: tutti, tutti i coach dei vari club con cui ci siamo relazionati a Piacenza, sono concordi nel ritenere un percorso così indegno di un campionato nazionale.

ATTENZIONE: massimo rispetto verso chi organizza e ci mette impegno e fa le cose come può e con quello che ha a disposizione. 
A parte questo, e con tutto il bene che gli si vuole, sono comunque delusioni, e passa la voglia.

E visto che i giovani coach la domenica preferiscono viversi la vita privata, tocca sempre a quelli vecchi e stanchi di sobbarcarsi la missione, non si può esagerare nell'accumulo di stress.
Per cui scusateci se non saremo presenti più di tanto a questo genere di manifestazioni.

LA SPEDIZIONE:
Molti battesimi. Charlize, Sofia, Emily, Matilde... metà di noi era alla

prima gara di freestyle della vita.

E tuttavia portiamo a casa:
3 ori (Martina, Luna, efrem)
2 argenti (Martina, Max)
2 bronzi (Emily, Efrem)

 

Le altre nostre concorrenti, si sono impegnati, hanno dato del loro meglio, sono stati bravissime e speriamo che si siano anche divertiti. Comunque siamo tutti orgogliosi di loro e del loro battesimo.

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